Il sasso marino raffigurato sulla pianta dei capitani di Parte Guelfa relativa al territorio di Vitolini ricorda la forma rotondeggiante della formazione rocciosa nota oggi come “Masso del Diavolo”. Si tratta di un suggestivo affioramento di arenaria modellato dal taglio di una scala rupestre di cui tuttavia non si conosce l’origine. In prossimità del sasso marino la cartografia tardo-cinquecentesca mostra l’avvio di strade che conducono a Bacchereto. In effetti anche il foglio relativo al popolo della pieve di Bacchereto, sull’altro versante del Montalbano, mostra l’esistenza di una serie di percorsi che superavano il crinale all’altezza del tratto Pietramarina-San Giusto. Al tempo di Leonardo questo fascio di vie campestri dirette a valle conduceva, prima di arrivare a Bacchereto, alle case segnate con il nome a toia, luogo di leonardiana memoria. Toia era infatti il nome della località dove abitava la famiglia della nonna di Leonardo e sulle carte tardo-cinquecentesche relative al popolo della pieve di Bacchereto si riconosce nitidamente il disegno di un piccolo gruppo di case che porta questo nome. Il toponimo Toia è conservato oggi nel nome di una via vicinale punteggiata di case coloniche fra cui anche quella che la tradizione ha identificato con la casa della nonna di Leonardo. Indipendentemente dalla puntuale identificazione della casa “da signor” di Toia che confluì nel 1482 fra le proprietà del padre di Leonardo è sicuramente da mettere in evidenza un altro toponimo della zona, fornia, riconoscibile nei pressi del solito fascio di strade che scendeva dal crinale del Montalbano verso Toia e Bacchereto. Fornia è oggi il nome di una fattoria e di una piccola forra che scende dal crinale del Montalbano, poco sotto Pietramarina, ma si deve riconoscere che il toponimo, in uso almeno dal XVI secolo, corrisponde probabilmente al luogo segnato da Leonardo in una delle sue mappe più famose della Valle dell’Arno. Sulla nota mappa del Codice di Madrid che comprende il massiccio del Montalbano (Madrid II f. 23r) si legge fra le località Fornia, che Leonardo posiziona sul versante settentrionale del Montalbano, poco sotto i centri di Bacchereto e Verghereto. Si tratta dell’unica volta in cui la piccola località del Montalbano viene riportata da Leonardo in una delle numerose mappe di questo settore del Valdarno che egli realizzò. La presenza di questo microtoponimo si spiega forse solo con la conoscenza minuziosa che Leonardo doveva avere di quei luoghi. Come visto, i poderi baccheretani della famiglia di Leonardo, con la casa della nonna a Toia, erano raggiungibili, un tempo anche valicando il Montalbano nei pressi di Pietramarina, per le strade campestri riportate dai Capitani di Parte Guelfa. Lì nei pressi si trovava, già a quel tempo, anche la località fornia, forse proprio la stessa Fornia che Leonardo ha riportato sul Montalbano del Codice Madrid II.