Scultore, orafo e pittore. La presenza di Leonardo nella sua bottega è documentata espressamente negli atti del processo per l’accusa anonima di sodomia del 1476 («sta con Andrea del Verrocchio»). L’appartenenza di Leonardo alla scuola del Verrocchio è del resto confermata da altre fonti e chiaramente dimostrabile da un punto di vista stilistico in opere come l’Annunciazione e il Battesimo degli Uffizi.
La prima bottega del Verrocchio, negli anni intorno al 1470, era probabilmente ospitata nella sua casa posta all'incrocio di Via dell’Agnolo con "Via Pentolini sive Malborghetto" (l’attuale Via de’ Macci). Successivamente «teneva a pensione una botega con più abituri» in altra contrada, dietro il Duomo, dove in precedenza avevano il loro laboratorio Michelozzo e Donatello, artista quest’ultimo che lo aveva profondamente influenzato.
Nel 1471, alla presenza del giovane Leonardo, Verrocchio posizionò la sfera di rame dorato sulla sommità della lanterna della cupola di Santa Maria del Fiore.
Fra le sculture del Verrocchio conservate a Firenze si possono ricordare: il David e la Dama del mazzolino, oggi nel Museo del Bargello, l’Incredulità di San Tommaso per Orsanmichele, il Putto con delfino sistemato sulla fontana al centro del cortile di Palazzo Vecchio e, infine, il Sepolcro di Piero e Giovanni de’ Medici nella Sagrestia Vecchia di San Lorenzo. Si tratta di opere nelle quali è stata da alcuni ipotizzata la collaborazione dello stesso Leonardo.