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Domenico di Michelino, La Divina Commedia illumina Firenze, Santa Maria del Fiore, Firenze

Attivo a Firenze nel cuore del XV secolo, fu notevolmente influenzato dall’opera del Beato Angelico, ma guardò anche all’esempio di Alessio Baldovinetti. Viene ricordato da Leonardo nel Codice Atlantico (f. 42v). Fu autore fra l’altro di una deliziosa Madonna dell’umiltà, oggi conservata nel Museo del Bigallo, ma il suo nome è legato soprattutto alla grande tavola con Dante e la Divina Commedia in Santa Maria del Fiore, commissionatagli nel gennaio 1456. Per la perfezione con la quale la tavola era stata compiuta, la corrispondenza con il modello fornito e per l’aggiunta di altre scene, Domenico fu pagato più di quanto stabilito. Altre opere, anche fuori Firenze, gli vengono dubitativamente attribuite per raffronti stilistici.

A cura di
Alessandro Vezzosi, con la collaborazione di Agnese Sabato
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