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Rocca nuova, Serravalle Pistoiese

Castello importante per il controllo del transito tra Pistoia e la Val di Nievole, Serravalle ricorre negli studi di Leonardo in relazione al progetto di canalizzazione dell'Arno da Firenze al Padule di Fucecchio attraverso Prato, Pistoia e la Val di Nievole. Il nuovo corso del fiume, eliminando le anse di quello naturale, sarebbe stato solo apparentemente più lungo e avrebbe permesso di creare una grande via di comunicazione fluviale in grado di favorire il commercio e i trasporti dal mare, le attività industriali come filande, tessiture, mulini, e quelle militari in cui l'acqua, o la privazione di essa, poteva essere impiegata come arma contro il nemico.
Per essere più convincente sui vantaggi del canale, Leonardo ricorre a conteggi che possono lasciare perplessi. Nel foglio RLW 12279 calcola infatti «miglia 56 per Arno da Firenze a Vico [corrispondenti a circa 92 km, mentre la distanza reale risulta oggi di circa 63 km], e pe’l canale di Pistoia è miglia 44, adunque è più corta 12 miglia per canale che per Arno». Rafforza l’idea in un’altra nota: «Per Arno da Firenze a Vico miglia 61 e in canale 45, avanzassi 16 miglia».
Per la realizzazione del progetto Leonardo concepisce, attorno al 1503, grandi e innovative macchine escavatrici (Codice Atlantico, ff. 3r e 4r [ex 1v-a e 1v-b]), oltre a chiuse che consentissero alle imbarcazioni di superare i dislivelli del corso d’acqua, e il «modo di forare un monte» (Codice di Madrid I, f. 111 r, c. 1495) partendo contemporaneamente da entrambi i lati della montagna per l'attraversamento in galleria del rilievo di Serravalle.
Si preoccupa inoltre di come reperire i finanziamenti necessari, immaginando un coinvolgimento dell'Arte della Lana (Codice Atlantico, 127r), e del possibile risparmio sul costo della manodopera, indicando il periodo più propizio ai lavori: «Questo canale si de’ fare da mezzo marzo insino a mezzo giugnio, perché i villani sendo fori del loro ordinario esercizio s’anno per buono mercato, i dì sono grandi e ‘l caldo non li stanca».

A cura di
Alessandro Vezzosi, con la collaborazione di Agnese Sabato
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