Al centro del paese fortificato di Anghiari, sotto le cui mura si svolse la battaglia il 29 Giugno del 1440, si trova il Palazzo del Marzocco, cinquecentesco edificio che ospita il Museo della Battaglia e di Anghiari.
All’interno i sistemi di consultazione digitale dei disegni fanno rivivere il lavoro leonardiano, custodendo la memoria dell'evento storico e l’idea della pittura scomparsa di Leonardo Da Vinci. Il Museo è l’unico luogo dove, tramite la tecnologia digitale, è possibile entrare in contatto con tutti i disegni e con tutte le copie del dipinto scomparso. Inoltre una rassegna di reperti antichi, manoscritti, opere a stampa e antiche armi da fuoco anghiaresi offrono un minuzioso spaccato storico del territorio che ospitò il grande avvenimento.
Brevi cenni storici sulla Battaglia di Anghiari di Leonardo Da Vinci
Nel 1503 Leonardo ricevette dalla Repubblica Fiorentina il prestigioso incarico di decorare una parete della Sala del Gran Consiglio in Palazzo Vecchio rappresentando la vittoria del 1440 sui Milanesi ad Anghiari. Per questo, il 24 ottobre 1503 Leonardo ricevette le chiavi della Sala del Papa in Santa Maria Novella, dove elaborò il cartone preparatorio della grande pittura murale, successivamente trasportato in Palazzo Vecchio per fungere da "riporto" della composizione sul muro. Come è noto, l'opera, per la cui realizzazione Leonardo aveva utilizzato una tecnica a olio simile alla pittura ad encausto, a causa di un inconveniente nel processo di essiccazione si rovinò e rimase incompiuta. Negli anni Sessanta del Cinquecento il salone subì radicali trasformazioni e la nuova decorazione realizzata da Giorgio Vasari andò a sostituire, forse ricoprendolo, il capolavoro leonardiano.
A testimonianza della concezione innovativa e della forte carica espressiva della grande pittura murale restano solo una serie di disegni autografi e di copie pittoriche, grafiche e scultoree.