«Ricordati delle saldature con che si saldò la palla di Santa Maria del Fiore. Di rame improntato in sasso come li triangoli d’essa palla»: con questa annotazione del Ms. G (f. 84v), databile verso il 1515, Leonardo rievocava un’esperienza tecnologica giovanile, compiuta a fianco del Verrocchio il 27 maggio 1472. Si tratta della sfera di bronzo dorato, collocata sulla lanterna della cupola del Duomo di Firenze, che costituisce il coronamento del capolavoro brunelleschiano. Il globo, essendo stato realizzato con 4.368 libbre di rame, a causa di eventi atmosferici subì diversi incidenti descritti dai cronisti del tempo, fino a che, nel gennaio 1601, un fulmine colpì la lanterna facendolo cadere (verrà ricostruito e ricollocato il 21 ottobre 1602). Sul lato est di Piazza del Duomo, si può vedere il punto preciso in cui esso era rovinato grazie a una lastra circolare in marmo bianco nella pavimentazione.
Leonardo studiò la macchina “da collare” per la ricostruzione della lanterna della Cupola di Santa Maria del Fiore: una gru girevole brunelleschiana che poteva autosostenersi direttamente sulle murature che andava edificando.